Nessuno arriva ultimo, tutti sono Finisher

Capitolo 1  Onore e Rispetto

Nel rispetto di mio figlio e tutte le persone che non hanno il privilegio di fare dello Sport.

Nel bene e nel male, la vita ti catapulta in situazioni che non ti aspetteresti.

Per reagire a queste difficoltà, ho sempre pensato bisognasse porsi degli obiettivi: importanti, ma raggiungibili. E questo, per fare in modo che gli ostacoli lungo il percorso risultino, poi, più facili da affrontare. Questo perché, se non raggiungi un tuo equilibrio interiore, non sei in grado di prendere decisioni importanti per il tuo bene e quello del tuo prossimo, in qualsiasi momento si dovesse presentare un bivio.

Nel triathlon ho trovato il mio equilibrio. La mia lucidità. Il mio essere.

Per me non è facile: perché ogni vasca, ogni pedalata e ogni passo sono molto più impegnativi, sia emotivamente che fisicamente, rispetto a quelli – spensierati – che compivo prima della nascita di mio figlio Joseph.

I miei 10 km diventano, in realtà, sempre 20; recarmi in piscina è come tuffarsi in un mare mosso, e i chilometri in bicicletta risultano faticosi come quelli di un’uscita controvento.

 

Capitolo 2   Mare di emozioni

A settembre del 2018, all’età di 48 anni e senza saper nuotare, ho affrontato la mia prima lezione di nuoto.

(Alice Bugatto e Daniele Da Rio, i miei istruttori. Persone fantastiche! )

Avevo deciso di iscrivermi e portare a termine, un giorno, il mio Ironman.

Un obiettivo per Joseph!

Così, per fare esperienza, mi sono ritrovato lì, a settembre, sulla spiaggia di Cervia: era l’Ironman 70.3 del 2019 e io ero pronto a tuffarmi in mare, con il cuore ricco ma affaticato da tutto quel percorso, da quella vita che, giorno dopo giorno, affronto tenendo per mano il mio campione.

Ricordo ancora che l’adrenalina saliva al ritmo incalzante della musica; nel mentre, lo speaker Fabio d’Annunzio chiese agli atleti schierati lungo la linea di partenza chi, tra loro, fosse alla sua prima esperienza.

Che commozione: fu istintivo, per me, alzare la mano.  Alzare la testa. Fu istintivo pensare alla mia motivazione. 

Ero li per mio figlio! Ero li insieme a mio figlio!

 

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